La strada verso te

Tesoro,

Quanti credono che l’uomo nasca e muoia solo, quanti credono che l’amicizia, l’amore siano immaginarie sensazioni di un istante?

Per me non è così, è immaginazione il fatto che non esistono ponti fra l’io e il tu, che ognuno cammini solo ed incompreso.

È proprio l’opposto: il legame che gli esseri umani hanno in comune è molto più grande e importante della sfera che ciascuno ha per sé solo e per cui si distingue dagli altri.

Io non sono più nulla, lo capisci?

Vuoi capire che se tutto il mondo fosse per me, se mi fosse donato, io non colmerei il vuoto che la tua mancanza mi procura, perché io esisto con te, vivo se tu vivi, soffro se tu soffri, piango se tu piangi.

È il tuo sangue che scorre nelle mie vene, il tuo odore che io sento, il tuo ricordo nei miei sogni.

Questo provo per te.

È vero, non so se sia amore, parola arbitrariamente utilizzata, troppo spesso e nel modo più sbagliato; gli uomini amano mangiare, amano far sesso, amano comandare, amano ferire, allora se anche questo è amore io non ti amo.

Se invece l’amore è un bianco ruscello che scorre nei giardini della luna, dove ogni giorno si fa festa a te, e attorno a questa gira un grande sole. E gli occhi tuoi sono questo sole, allora ogni giorno andrò alla sua foce, mi spoglierò dei miei vestiti e sarò sua nuda proprietà. E non permetterò che alcun uomo possa contaminarlo, aspettando te, aspettando che decida anche tu di abbandonare i costumi che ci sono stati imposti da per essere libero di amare completamente ed unicamente.

Ti prego di amare, sempre e comunque, di vivere d’amore, di cercarlo negli altrui sguardi senza sosta, perché se la dura realtà dovesse presentarsi alla porta del nostro giardino segreto, tu potrai guardarla e intenderla diversamente, e se ci dovesse riportare da lei ed inevitabilmente separare, saprai di ritrovarmi al mercato degli schiavi imprigionata in quelle pesanti catene che solo amandomi avrai potuto spontaneamente offrirmi.

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